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Il Conservatorio di Musica “Santa Cecilia” di Roma, in convenzione con il Conservatorio di Musica “Nino Rota” di Monopoli, ha emanato il bando di concorso per l’ammissione al Corso di Dottorato di Ricerca in Scienze e culture del patrimonio musicale per l’anno accademico 2025/2026 (XLI ciclo).

Il programma di dottorato si distingue per un approccio interdisciplinare che unisce ricerca musicologica, studi storici e culturali, discipline economico-gestionali e didattica, con l’obiettivo di formare esperti in grado di valorizzare e innovare le modalità di tutela, conservazione e fruizione del patrimonio musicale.


Scadenza e modalità di partecipazione

La domanda di ammissione deve essere presentata entro il 7 ottobre 2025.

[Scarica qui il bando completo del Dottorato di Ricerca in Scienze e Culture del Patrimonio Musicale – a.a. 2025/2026]


Presentazione del corso

Il dottorato si fonda su un ampio spettro disciplinare che comprende:

  • musicologia e storia della musica
  • storia del teatro, del cinema e dei media
  • lingua e letteratura inglese
  • economia e gestione delle imprese culturali;
  • didattica in una dimensione applicata, con particolare riferimento alle istituzioni culturali (biblioteche, archivi, musei, teatri) e alle più innovative espressioni performative.

Elemento centrale del percorso è la creatività, intesa come strumento di sviluppo sociale e di impatto culturale, capace di coniugare la ricerca storica sul patrimonio musicale materiale e immateriale con le forme più avanzate delle performing arts e con le applicazioni digitali contemporanee. In questo modo, unisce il rigore scientifico all’acquisizione di competenze necessarie per la valorizzazione e gestione del patrimonio.

Questo percorso rappresenta un unicum nel panorama artistico-scientifico italiano.

Accanto allo studio del passato e alla ricerca storica, il programma pone al centro la creatività come motore di sviluppo sociale, sottolineando il ruolo del patrimonio musicale come risorsa per la società contemporanea.


Obiettivi formativi

Il corso ha una durata di tre anni e intende fornire agli studenti l’acquisizione di competenze specialistiche in un ampio spettro di saperi coinvolti nel settore della cultura e del patrimonio musicale con l’obiettivo di ampliare le conoscenze del passato offrendo al contempo molteplici opportunità di applicazione nella realtà contemporanea.

Ogni dottorando/a lavora sotto la guida di un supervisore e sviluppa un proprio progetto di ricerca, culminante nella redazione e discussione della tesi finale.

Il programma prevede inoltre la possibilità di effettuare periodi di studio e ricerca all’estero, presso università, istituti culturali e centri di ricerca pubblici e privati.


Sbocchi occupazionali

Le competenze fornite costituiscono una qualificazione e specializzazione in vista di sbocchi occupazionali nella programmazione e progettazione di azioni innovative finalizzate alla gestione e alla valorizzazione del patrimonio musicale e potranno svolgere attività accademiche e di ricerca, presso atenei italiani e stranieri; istituzionali, in soprintendenze, biblioteche, archivi, musei, enti pubblici e privati; professionali, in centri di produzione artistico-musicale, case editrici, centri di documentazione e catalogazione e culturali e comunicativi, nel giornalismo, nella divulgazione, nella comunicazione pubblica e nell’azione culturale.

Le competenze acquisite costituiscono una specializzazione utile nella progettazione di azioni innovative, in linea con la transizione digitale ed ecologica e con lo sviluppo dell’industria culturale e creativa. Tali competenze rispondono alle istanze della Convenzione Europea di Faro sul “diritto all’eredità culturale” e alla crescente domanda globale di cultura riconosciuta dagli studi sulla New Economy.