Giovedì 5 giugno si è svolto presso la Sala dei Medaglioni del Conservatorio di Musica “Santa Cecilia” di Roma il seminario “L’audience development nelle arti performative”, primo appuntamento pubblico organizzato nell’ambito del Corso di Dottorato in “Produzione, Gestione e Management delle Arti, dello spettacolo e delle istituzioni AFAM”, attivato per la prima volta nell’anno accademico 2024/2025.

L’iniziativa ha affrontato un tema centrale nel panorama culturale contemporaneo: il rapporto tra istituzioni artistiche e pubblici, le trasformazioni delle pratiche di fruizione, l’emergere di nuove professionalità e strategie in grado di rispondere alle sfide dell’innovazione, della partecipazione e della sostenibilità.

Ha aperto i lavori il Direttore del Conservatorio, Franco Antonio Mirenzi, con un saluto istituzionale, seguito dall’introduzione del prof. Giuseppe Leotta, coordinatore del corso di Dottorato.

A delineare la cornice teorica e le prospettive in evoluzione è stato l’intervento di Leonardo Damen, dottorando e promotore dell’evento, che ha proposto una riflessione sul passaggio da audience development ad audience engagement, ponendo l’accento sull’attivismo culturale e la centralità dell’esperienza partecipativa.

Sono seguiti i contributi di:

  • Fabiano Petricone (docente dell’Accademia di Belle Arti di Bologna), che ha portato una riflessione sulle dinamiche alla base delle scelte di consumo culturale, con riferimento ai processi decisionali e alla costruzione della “dieta culturale” dei pubblici;
  • Anna Lisa Tota (prorettrice dell’Università Roma Tre), che ha offerto un intervento sull’intreccio tra arti e diritti umani, analizzando il ruolo della musica come forma di agency e di artivismo sociale;
  • Michelangelo Galeati (direttore d’orchestra e docente Conservatorio Santa Cecilia), con un intervento sull’audience development in ambito operistico;
  • Alberto De Piero (docente del Conservatorio di Castelfranco Veneto), che ha discusso la necessità di aggiornare i percorsi formativi nel settore musicale e performativo, in risposta all’emergere di nuove professionalità legate alla gestione culturale;
  • Paola Carruba (vice direttrice di Radio RAI), che ha analizzato il ruolo delle nuove competenze nella costruzione del nuovo pubblico;
  • Lorenza Fruci (giornalista e manager della cultura), che ha condiviso alcune riflessioni sul “phygital”, ovvero sulla combinazione di esperienze fisiche e digitali nella progettazione di eventi culturali;
  • Mirco Dettori (performer e fondatore della Conventicola degli Ultramoderni), che ha raccontato un’esperienza di spettacolo dal vivo fuori dai circuiti convenzionali, tra repertori, contesto e comunità.

Hanno preso parte all’incontro docenti e dottorandi del Conservatorio Santa Cecilia, oltre a ospiti esterni e operatori culturali, contribuendo a un momento di dibattito partecipato sulle possibili traiettorie future per il settore.

l seminario ha inaugurato il cartellone di eventi pubblici del Dottorato, che proseguirà nel mese di luglio con quattro nuovi appuntamenti ospitati presso l’Università La Sapienza di Roma, in collaborazione con il Master in Diritto Privato Europeo. Gli incontri affronteranno temi giuridici e culturali all’incrocio tra diritto d’autore, intelligenza artificiale e creatività artistica:

  • 4 luglio 2025: Aspettando Godot: innovazioni e sfide nel nuovo Codice dello Spettacolo
  • 5 luglio 2025: L’appropriazione nelle arti figurative e nella musica: originalità vs plagio
  • 11 luglio 2025: Le rielaborazioni creative delle opere dell’ingegno tra IA, pubblico dominio e deepfakes
  • 12 luglio 2025: Intelligenza artificiale e tutela del diritto d’autore: nuove frontiere e forme di utilizzazioni nel mercato

 

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